Ambulatorio multidimensionale di terapia occupazionale
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Ambulatorio multidimensionale di terapia occupazionale
La persona con malattia Parkinson può presentare limitazioni e difficoltà nelle autonomie delle attività della vita quotidiana (Activity of Daily Living, ADL) nelle tre principali sfere della vita: cura di sé, lavoro e tempo libero.
L’obiettivo del terapista occupazionale è quello di mantenere e ottimizzare le performance occupazionali significative del soggetto con malattia di Parkinson e/o del caregiver sia nell’ambiente di vita quotidiano (domicilio), che in quello lavorativo o del tempo libero.
La valutazione di terapia occupazionale di un soggetto con malattia di Parkinson mira a stabilire il grado di autonomia, di sforzo, di efficienza e di sicurezza della performance occupazionale e al fine di conoscere le abilità del paziente che ostacolano la performance occupazionale, in modo da fornire alternative, strategie, ausili, che facilitino la persona e/o il caregiver nello svolgimento delle ADL.
In base alla difficoltà emerse dalla valutazione, il trattamento di terapia occupazionale si focalizzerà principalmente sulle aree più deficitarie e significative:
- Autonomie nelle attività di vita quotidiana (trasferimenti, passaggi posturali, vestizione della parte superiore e inferiore del corpo, igiene, capacità di alimentarsi…);
- Arto superiore (gestione del tremore, manualità fine e grossolana, rallentamento, bimanualità);
- Scrittura (microgrfia, impugnatura della penna);
- Freezing e starting esitation (applicando le strategie di suggerimento o cueing);
Necessità e valutazione di ausili, ortesi o tutori, con la possibilità di creare adattamenti (ad esempio per posate, penne, spazzolino…) o tutori di arto superiore con materiale termoplastico.
Ulteriori informazioni sull’ambulatorio multidimensionale Malattia di Parkinson
L’ambulatorio specifico di terapia occupazionale mira al recupero e al mantenimento dell’indipendenza e al miglioramento della qualità di vita della persona affetta sclerosi multipla.
In particolare, la sclerosi multipla presenta vari disturbi che possono inficiare la performance occupazionale di un individuo, come alterazioni del movimento, tremore, riduzione di sensibilità, fatica (sia fisica che mentale), disturbi visti, disturbi sessuali, disturbi urinari, deficit cognitivi, difficoltà nella deambulazione e nell’equilibrio.
Il percorso del terapista occupazionale include interventi sia di tipo restitutivo (e quindi di recupero delle funzioni deficitarie), che di tipo compensativo (e cioè fornendo strategie ed alternative che eludano le difficoltà riscontrate) per preservare le funzioni e/o rallentare il deterioramento funzionale.
Il trattamento del terapista occupazionale con un soggetto affetto da sclerosi multipla si incentrerà quindi principalmente sui seguenti aspetti:
- Recupero e/o Mantenimento dell’autonomia nelle ADL(Activity Daily Living) e IADL(Instrumental Activity Daily Living)
- Attività per lo sviluppo di abilità senso-motorie (attività di coordinazione, di manualità fine, di rinforzo delle prese e pinze della mano e degli altri distretti articolari dell’arto superiore)
- Addestramento ai trasferimenti e ai passaggi posturali
- Rieducazione delle attività significative e di interesse per la persona in trattamento (es. scrittura, utilizzo del PC, suonare uno strumento…)
- Gestione del tremore intenzionale
- Insegnamento di strategie di compenso e di risparmio energetico e dei principi di economia articolare per gestire il sintomo fatica
- Valutazione, individuazione, progettazione e realizzazione di ausili (anche con l’ausilio di materiale termoplastico)
- Adattamenti ambientali (sia per il domicilio che per gli altri luoghi significatici per il soggetto, come il luogo di lavoro)
- Addestramento del caregiver (se necessario)